Giocando si impara!

Il 19 dicembre si è tenuto il secondo incontro del nostro Consiglio.
Abbiamo iniziato facendo brevemente memoria del primo incontro.

Poi Michele ed Emanuela, i nostri facilitatori, ci hanno proposto due giochi molto divertenti: il “gioco dei nodi” e qullo della “macchina ritmica“.

Dopo avere giocato abbiamo provato a riflettere insieme chiedendoci cosa ci insegnassero questi due giochi: abbiamo capito che l’unione fa la forza, che insieme è più facile risolvere i problemi che da soli, che i ragazzi che si annoiano rischiano di fare atti che non dovrebbero.

È questo spirito di collaborazione che dobbiamo cercare di mettere anche nella nostra ttività del Consiglio se vogliamo che sia davvero efficace nel proporre soluzioni utili per la nostra città.

Dalla yurta mongola ai nomadi peul dell’Africa

Il primo incontro del nostro Consiglio di quest’anno è stato un po’ come un viaggio intorno al mondo!

Siccome c’erano diversi nuovi consiglieri, abbiamo iniziato con un gioco di presentazione che si chiama “la yurta mongola” che ci ha fatto riflettere sulla fiducia e sulla collaborazione. In cerchio, tenendoci per mano, ci siamo lasciati cadere uno in avanti e il suo vicino indietro e così via… scoprendo così di rimanere in equilibrio, proprio come avviene per la tecnica di costruzione delle tutte, le abitazioni della mongolia.

Yurta mongola-Cervia-2018

Quindi Emanuela e Michele ci hanno fatto scoprire la visione dell’etnia africana dei nomadi Peul per i quali le persone possono aiutarsi fra di loro anziché vedersi come dei “lupi” in concorrenza. Più precisamente i nomadi Peul dicono che ognuno di noi può essere “cura” per l’altro.

Questa riflessione ci ha introdotti a un altro gioco, quello delle “Avvertenze e modalità d’uso“, al quale ha partecipato anche il nostro Sindaco Luca Coffari che era venuto a farci un saluto e ad augurarci buon lavoro per l’anno che iniziava. In questo gioco abbiamo immaginato di essere dei farmaci e ognuno di noi doveva compilare un bugiardino con le indicazioni che descrivessero il proprio carattere, i propri difetti e in che cosa ognuno pensa di poter essere utile, come “cura” per gli altri.

Bugiardini-Cervia-2018

In conclusione abbiamo riflettuto sui motivi che ci hanno spinti a partecipare al Consiglio, prima facendo memoria storica -con i consiglieri che c’erano anche lo scorso anno- poi chiedendo anche ai nuovi entrati le motivazioni per questo impegno.