Non si finisce mai di studiare!

Ogni consigliere dovrebbe essere ben informato sulle questioni che deve trattare

Le 3 proposte più votate sono state: BIDONI CREATIVI IN PINETA, MENO COMPITI PER LE VACANZE, LABORATORIO DI RESTAURO LIBRI. Per essere più informati  sugli argomenti scelti, abbiamo deciso di incontrare degli esperti del settore. Questi incontri di approfondimento non si sono tenuti al Centro Risorse, ma in altre scuole nel comune di Cervia: il primo alla scuola media “Ressi-Gervasi”, il secondo alla Primaria  “Pascoli” e infine il terzo alla Primaria “Mazzini”.


Bidone.jpgBIDONI CREATIVI IN PINETA

Per parlare di questo argomento, il Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini, ha incontrato la signora LUCIE DOMENICONI, presidente della Fondazione Cervia Ambiente.

Abbiamo parlato del “perchè” di questa scelta, alcuni hanno espresso la loro idea e molti hanno detto che sarebbe utile sensibilizzare di più le persone al rispetto dell’ambiente. Lucie ci ha fatto notare che la pineta non è un parco pubblico ma un parco naturale e quindi è importante fare buona informazione.

 

compiti.jpgMENO COMPITI PER LE VACANZE

Abbiamo incontrato la signora GABRIELLA GIORNELLI, pedagogista. Abbiamo cercato di ragionare sul motivo per cui gli insegnanti ci danno molti compiti, così abbiamo capito chei compiti sono come l’allenamento nello sport.

 


libri.jpgLABORATORIO DI RESTAURO LIBRI

Abbiamo incontrato la signora FRANCESCA SCAGLIARINI, operatrice della Biblioteca Comunale “MARIA GOIA” di Cervia. Abbiamo pensato che sarebbe carino restaurare le copertine dei libri rovinati, ma sarebbe più facile far capire alle persone che i libri sono un bene di tutti e non vanno rovinati

Parlare in gruppo non è facile!

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Il 5 dicembre 2012 si è svolto il nostro terzo incontro. Michele Dotti ci ha fatto iniziare con un gioco: dovevamo lanciare una pallina ad un nostro compagno che, a sua volta, la doveva lanciare ad un altro e così via. Ad ogni giro, ognuno doveva pronunciare il nome della persona scelta. Poi, il gioco si è ulteriormente complicato perché nel cerchio sono state introdotte più palline. Giocando, noi ragazzi ci siamo accorti che per far funzionare l’attività, l’importante era concentrare l’attenzione solo su 2 persone: quella da cui si riceveva la pallina e quella a cui la si tirava. Lo scopo del gioco è stato quello di farci capire che, durante le nostre riunioni, l’importante è affrontare un argomento alla volta senza divagare e prestare molta attenzione a ciò che ciascuno di noi dice.

 

L’importanza dei sogni!

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Nel secondo incontro, Michele Dotti ci ha fatto vedere un video su alcuni bambini thailandesi.  Hanno costruito un campo da calcio sull’acqua per coronare il loro sogno, anche se le condizioni per farlo non erano adatte (sia per le caratteristiche del territorio che per la mancanza di spazi conformi). Da questo video, abbiamo appreso che per raggiungere uno scopo è importante credere in ciò che si fa e lavorare sodo per raggiungere il proprio obiettivo.

 

Cosa vuol dire essere consiglieri?

Ne abbiamo parlato con il nostro Sindaco Roberto Zoffoli ed il nostro formatore Michele Dotti

foto consiglio con Michele-2.jpeg

Quest’anno il Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini di Cervia ha avuto inizio il 12 Ottobre 2012. Al primo incontro, ci è venuto a trovare il Sindaco, Roberto Zoffoli. Ci ha spiegato che, far parte di un consiglio dei bambini, significa avere la possibilità di sperimentare, fin da piccoli, il ruolo del RAPPRESENTANTE, mettendo a disposizione il proprio tempo per gli altri e per il bene comune. Successivamente, il nostro educatore e formatore, Michele Dotti, ci ha ricordato le regole, che il nostro consiglio ha definito negli anni passati, per lavorare bene: rispettarsi, accogliersi, ascoltarsi (tutti possono intervenire ma si parla uno alla volta per alzata di mano ) e aiutarsi. E’ inoltre importante che i consiglieri si occupino del PASSAGGIO DELLE INFORMAZIONI da noi alla scuola, ai compagni di classe e alle proprie famiglie. Il compito principale di noi consiglieri, non è quello di fare una banale “lista della spesa” ossia una lista delle lamentele riguardanti ciò che non va, ma di fare delle FARE PROPOSTE.

 

 

Libera Terra – Una importante realtà nella lotta contro la mafia


Libera Terra.jpgL’Associazione Libera
è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente, Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.

 

Libera Terra è il marchio che contraddistingue le produzioni biologiche sulle terre liberate dalla mafie in tutta Italia e curate dalle cooperative sociali che aderiscono al progetto. Gli obiettivi sono stimolare la nascita di un circuito di economia legale, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente, che permetta di restituire valore alle terre sottratte ai mafiosi e di rafforzare il mercato legale del lavoro nelle aree meridionali.(www.liberaterra.it). La cooperativa “Beppe Montana”, nata il 23 giugno 2010, è la prima cooperativa di Libera Terra nata nelle province di Catania e Siracura: è intitolata alla memoria di Beppe Montana, il commissario catanese ucciso da Cosa Nostra a Palermo nel 1985.

Prodotti libera terra.jpg

 

Il Progetto “Concittadini” per la legalità

Concittadini, progetto regionale per promuovere le realtà giovanili che partecipano alla vita  politica e sociale dei propri territori, quest’anno si è occupato di legalità

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Concittadini è un progetto in cui tutte le varie consulte dei Comuni di Ravenna si riuniscono e scelgono un tema su cui lavorare. Quest’anno è stato scelto come tema “La legalità”. Durante il primo incontro abbiamo parlato del tema associandolo alla vita quotidiana: le regole nello sport, nella famiglia, a scuola … Nel secondo incontro, invece, siamo entrati in un ramo del tema, ovvero abbiamo parlato di mafie. Abbiamo detto che sono organizzazioni a delinquere, quali caratteristiche hanno e che cosa fanno. Il terzo incontro è stato molto importante perché abbiamo fatto una videoconferenza con il presidente della Cooperativa “Beppe Montana”, collegata a Libera. Ci ha spiegato come sono nate e cosa fanno queste associazioni anti-mafia. Secondo me è importante educare i ragazzi fin da piccoli a lottare contro le mafie.

Domenico Bevilacqua

Il tema affrontato è stato la legalità ed abbiamo parlato delle mafie in generale. Io ho scoperto che non tutte le mafie sono chiamate allo stesso modo. Nei primi incontri abbiamo avuto modo di esprimere opinioni e le nostre sensazioni e mi è piaciuta l’unione e la disponibilità che i ragazzi più grandi hanno mostrato nell’aiutare i ragazzi più piccoli. Abbiamo ricevuto informazioni e risposte sulle mafie grazie ad una video-conferenza con il presidente della Cooperativa “Beppe Montana”. Questi incontri ci hanno permesso di esprimere ipotesi e modi per fermare o rallentare la mafia grazie ad azioni quotidiane positive di tutti.

Sabina Votta

 

UN SOGNO PUO’ DIVENTARE REALTA’!

Un video per imparare a darsi da fare e a puntare in alto

bambinithailandesi.pngDurante uno dei primi incontri, Michele ci ha mostrato un video che parla di un gruppo di ragazzi, alcuni piccoli e altri grandi. Loro vivono in un povero villaggio thailandese. Il loro grande desiderio è quello di avere un campo da calcio su cui allenarsi e fare partite. Purtroppo il loro villaggio si trova su una piccola isola e non esistono spazi sufficiente per praticare uno sport che non sia la pesca o la corsa con le barche. Contro la diffidenza dei concittadini, i bambini riescono a costruire un campo di legno sull’acqua. Diventano molto bravi così decidono di partecipare ad un torneo di calcio. Le prime partite le vincono facilmente, ma alla semifinale la squadra avversaria è molto forte. Piove, l’acqua entra nelle scarpe e li rende più lenti. Il primo tempo  sono in svantaggio di due goal; devono trovare una soluzione perciò si tolgono le scarpe e decidono di giocare come hanno sempre fatto, cioè a piedi nudi. Riescono così a pareggiare; ma all’ultimo minuto gli avversari segnano un goal. I bambini sono comunque molto felici, hanno giocato un bellissimo torneo. Adesso sono adulti ed hanno vinto moltissimi campionati. Michele ci ha mostrato questo filmato per farci riflettere sull’importanza di condividere delle idee, dei progetti, che forse possono sembrare agli occhi di tutti solo dei sogni, ma anche un sogno può diventare realtà se ci impegniamo e lavoriamo sodo per realizzarlo.

 Alessia Morigi

 

I nostri desideri 

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Dopo aver visto il filmato su i bambini thailandesi, con Michele abbiamo iniziato a parlare dei nostri desideri, di come vorremmo la nostra scuola, la nostra città e il nostro mondo. Ecco alcune dei nostri desideri suddivisi per argomento.

Scuola

· Mensa, qualità migliore e più varietà;

· Zaini troppo pesanti, possibilità di lasciare un po’di libri a scuola;

· Ricreazione più lunga;

· Sistemare il materiale scolastico rotto e rovinato;

· Più attività fisica;

· Manutenzioni più veloci.

· Bidelli o insegnanti disponibili per laboratori pomeridiani

Tempo libero

· Più attività extrascolastiche;

· Più laboratori col brutto tempo.

Edilizia:

· Costruzioni più sicure,

· Rinforzare le abitazioni già esistenti;

· Ricostruire per non togliere spazi verdi,

· Più edilizia popolare;

· Restauro vecchie colonie per  laboratori;

Ambiente:

· Cercare di risparmiare energia/acqua/carta;

· No alla caccia;

· Mantenere le pinete pulite e sicure;

· Tenere pulito il letto dei fiumi e dei canali.

Strade:

· Sistemare le strade;

· Sistemare le tettoie delle fermate dell’autobus;

· Costruire più marciapiedi

Comportamenti e relazioni

· Smettere di fumare

· Avere più rispetto ed educazione verso gli altri

· Rispettare gli orari

· Combattere il vandalismo

· Conoscere meglio il fenomeno dell’immigrazione

· Essere sensibili alla sobrietà

 

Al termine dell’incontro abbiamo riflettuto e ci siamo chiesti “Ma che cosa possiamo fare noi?”

 

 

 

DIMMI COME RIFIUTI E TI DIRO’ CHI SEI!

Indagine sullo stato della raccolta differenziata nelle nostre scuole

Il Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini ha deciso di fare un’indagine sullo stato della raccolta differenziata nelle nostre scuole. Per prima cosa ci siamo chiesti quanto conoscono l’argomento i nostri compagni di classe. Abbiamo somministrato un test a 393 studenti. Il test consisteva nel mettere una crocetta nella risposta giusta. Ad esempio, una delle domande chiedeva: quale fra questi oggetti non bisogna inserire nella campana per la raccolta del vetro? Le scelte: la bottiglia del latte, una lampadina fulminata, un bicchiere rotto. La maggior parte dei ragazzi è risultata essere “eco-talentuosa”, ossia abbastanza informata sulle regole del riciclo ed interessata ai temi ambientali. Abbiamo osservato se in tutte le classi sono presenti i contenitori per la raccolta differenziata. I dati sono stati rilevati in 91 classi. La maggior parte possiede, oltre al cestino della raccolta indifferenziata, 2 cestini per la raccolta differenziata (generalmente carta e plastica). Segue una buona percentuale di classi con 3 cestini (carta, plastica, vetro e lattine). C’è, però, anche una buona percentuale di classi che non possiede alcun raccoglitore per differenziare i rifiuti. Poi ci sono situazioni eccellenti, dove alcune classi possiedono addirittura il cestino per l’organico (vedi grafico sotto). Abbiamo proseguito la nostra ricerca sullo stato della raccolta differenziata delle scuole ed abbiamo deciso di scattare delle foto. Ogni rappresentante della scuola da cui proveniva è stato incaricato di fare delle foto ai bidoni dei rifiuti, ai corridoi e alla classe prima e dopo la ricreazione. Tutto questo per valutare se le scuole sono pulite e se gli alunni riciclano. Una volta giunti alla riunione del consiglio, abbiamo visto le foto scattate. Abbiamo notato che nelle scuole elementari i bambini rispettano maggiormente le regole della raccolta differenziata mentre alle medie i ragazzi sono un po’ più distratti. Come mai? Ci siamo chiesti come fare a diffondere l’importanza di fare la raccolta differenziata. Abbiamo pensato che dare il buon esempio da parte nostra è, innanzitutto, un ottimo strumento di diffusione di questo comportamento. In secondo luogo, abbiamo pensato di creare una presentazione in power point sull’argomento da far poi circolare nelle scuole e in tutte quelle occasioni in cui si può mostrare (feste di paese, riunioni, …).

 Lisa Mazzotti, Ilaria Bedei, Samuele Manuzzi


Vedi presentazione in power point del lavoro svolto sulla raccolta differenziata 

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Regole per effettuare una CORRETTA RACCOLTA DEI RIFIUTI

1. DIFFERENZIA i rifiuti in base al materiale di cui sono fatti

2. RIDUCI sempre, se possibile, il volume degli imballaggi:schiaccia le lattine e le bottiglie di plastica richiudendole poi con il tappo, comprimi carta e cartone. Se fai questo, renderai più efficace il servizio di raccolta differenziata.

3. DIVIDI, quando è possibile, gli imballaggi composti da più materiali, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone oppure i barattoli di vetro dal tappo di metallo. Se fai questo, limiterai le impurità e permetterai di riciclare più materiale.

4. RIMUOVI gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggiprima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata. Se fai questo, ridurrai le quantità di materiali che vengono scartate.

5. RICORDA di mettere nell’indifferenziato le confezioni troppo sporche

6. SEGUI le indicazioni per la raccolta riportate sulle confezioni, se presenti

7. NON BUTTARE rifiuti nel contenitore sbagliato

8. PORTA al centro di raccolta i rifiuti ingombranti e pericolosi

9. SE HAI DUBBI sulla raccolta rivolgiti al gestore del servizio pubblico

 

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Regole per effettuare una RACCOLTA DI QUALITA’

CARTA: ricorda che la carta unta, sporca di cibo o di altre sostanze non è riciclabile

PLASTICA: vuota, schiaccia e tappa le bottiglie di plastica, pulisci gli imballaggi sporchi

ACCIAIO E ALLUMINIO: rimuovi i resti di cibo dalle vaschette in alluminio e dalle scatolette in acciaio

VETRO: non introdurre porcellana, ceramica o lampadine insieme al vetro

LEGNO: ricorda di portare le cassette di legno nei centri di raccolta rifiuti del territorio

UMIDO: non usare sacchetti di plastica per la raccolta dell’umido

VERDE: spezza in più parti i tronchi e i rami più grossi, lega in fascine le ramaglie

 

Per approfondimenti sul tema visita il sito www.ermesambiente.it/rifiuti

 

 

 

 

 

 

 

 

SE LE CONOSCI, LE EVITI!

Indagine sulla conoscenza degli effetti nocivi delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari

 

Cellulare1.pngAnche per scoprire quanto i nostri coetanei sono informati sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche, abbiamo somministrato un test. Il test sull’elettromagnetismo consisteva nell’osservare delle fotografie con alcune persone che parlavano al cellulare e scrivere sui puntini sotto all’immagine se era corretto o no l’uso che la persona faceva del cellulare e il perché. I nostri compagni di scuola sono sembrati meno a conoscenza del fatto che lunghe telefonate senza auricolare sono dannose, che non sia opportuno tenere il cellulare vicino al corpo e qualcuno sembra trascurare quanto sia dannoso dormire con il cellulare sotto il cuscino. Abbiamo pensato, anche per l’elettrosmog, che dare il buon esempio da parte nostra è un modo ottimo per diffondere un corretto comportamento tra i nostri coetanei e i nostri amici e parenti. Anche in questo caso, abbiamo ritenuto importante realizzare una presentazione in power point che spiega le 6 regole fondamentali per evitare gli effetti nocivi delle onde elettromagnetiche sulla nostra salute. Per ogni regola abbiamo realizzato dei fumetti un po’ comici sull’argomento.

Ilaria Bedei e Samuele Manuzzi

Ecco le 6 regole per usare correttamente il cellulare

1. Usa l’auricolare per diminuire l’effetto delle onde elettromagnetiche sulla tua testa (no blue-tooth) oppure usa il viva voce. In auto, per legge, devi usare l’auricolare o il viva voce.

2. Se non hai l’auricolare o non usi il viva voce, evita di fare lunghe telefonate (solo pochi minuti), alterna spesso l’orecchio durante la conversazione, e quando fai una chiamata aspetta che ti rispondano prima di avvicinare il cellulare all’orecchio.

3. Telefona quando c’è pieno campo altrimenti il cellulare aumenta la potenza delle emissioni sul tuo orecchio

4. Durante il giorno non tenere il telefonino acceso in tasca o a contatto con il corpo; appena puoi riponilo sul tavolo, negli indumenti appesi o nella borsa

5. Durante la notte non tenere il cellulare acceso sul comodino o peggio sotto il cuscino, e non ricaricarlo vicino al letto.

6. L’uso del cellulare da parte dei bambini dovrebbe essere limitato

 

Ecco la presentazione che abbiamo realizzato


20 novembre: Giornata Mondiale della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia

La bambina che zittì il mondo per 6 minuti

Severn Suzuki.pngNel 1992 Severn Suzuki non era altro che una bambina. Era una bambina e, al contrario di tanti suoi coetanei, preferì andare al “Vertice della Terra delle Nazioni Unite” a Rio de Janeiro piuttosto che giocare. Fece una raccolta fondi e con una delegazione di suoi coetanei arrivò a parlare davanti ai potenti (o presunti tali) del mondo. Severn Suzuki aveva 12 anni, ma quel giorno ebbe una capacità d’analisi degna di un premio Nobel. Zittì il mondo con un discorso che durò poco più di sei minuti. Non fu un vero e proprio un j’accuse, ma semplicemente un punto di vista sfociato in una richiesta di un mondo migliore. Quella bambina canadese 18 anni fa, impugnò il microfono e nella maniera più ingenua e pura possibile chiese ai rappresentanti delle Nazioni Unite: “Come mai se voi grandi insegnate a noi bambini di essere generosi fate le guerre e non utilizzate quelle forze e quei soldi per sfamare chi non mangia?”. L’innocenza di un bambino, come è noto, è in grado di essere molto più persuadente di una qualsiasi strategia e pianificazione di un adulto. Ho paura di andare fuori al sole perché ci sono dei buchi nell’ozono ho paura di respirare l’aria perché non so quali sostanze chimiche contiene” esternava così le proprie ansie e le proprie considerazioni. E richiedeva, ancora in quella maniera pura e cristallina “non sapete come si fa a riparare i buchi nello strato di ozono, non sapete come riportare indietro i salmoni in un fiume inquinato, non sapete come si fa a far ritornare in vita una specie animale estinta, non potete far tornare le foreste che un tempo crescevano dove ora c’è un deserto. Se non sapete come fare a riparare tutto questo, per favore smettete di distruggerlo”. Severn Suzuki è cresciuta e oggi ha 30 anni. Ha continuato il suo attivismo dimostrato in tenera età, collaborando in modo reale e concreto alla tutela ambientale.

Qualcosa è cambiato!

 Anche se molte cose non sembrano cambiate dal discorso di Suzuki e ci troviamo a ripetere, ancora oggi a distanza di 20 anni, le stesse richieste di un mondo migliore, non bisogna pensare che non siano stati fatti dei progressi. Per esempio, provate ad andare sul sito www.buonenotizie.it e potrete trovare tante  iniziative, esperienze, progetti molto positivi. Ecco alcune delle ultime buone notizie in campo ambientale:

¨ Un quartiere ecosostenibile, con palazzi pensati per ridurre l’inquinamento atmosferico, verde pensile e alghe che producono ossigeno. Non è una favola ma un nuovo innovativo progetto che si sta realizzando in una città della Cina.

¨ Finalmente anche i piatti e i bicchieri di plastica monouso possono essere inseriti nel normale circuito della raccolta differenziata degli imballaggi di plastica

¨ Innovazione e sostenibilità insieme per un parco giochi. L’innovativo parco di Roma prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sia sulle strutture ludiche che all’interno dell’area gioco: per accumulare energia durante il giorno e restituirla quando cala il sole. Lo scopo è quello di ottenere uno spazio ben illuminato anche quando c’è buio, evitando così atti vandalici e frequentazioni poco raccomandabili. Inoltre viene impiegata un’energia pulita e rinnovabile, quella solare, che permette anche di risparmiare consumi dell’illuminazione pubblica, eliminando i classici lampioni in favore di un suggestivo spettacolo regalato da “giochi luminosi”.

Quindi possiamo concludere, riprendendo il titolo di un libro di cui è autore anche il nostro Michele, “non è vero che tutto va peggio … il mondo continua a migliorare anche se non sembra” che ci esorta a non abbatterci, ad avere fiducia nel futuro e continuare ad impegnarci per un mondo migliore perché le premesse ci sono.