Sull’orlo di un burrone…

Nel primo incontro di quest’anno, il 21 novembre, per iniziare a conoscerci un po’ fra di noi e per creare un bel clima di gruppo, abbiamo fatto un gioco nel quale dovevamo metterci in ordine alfabetico di nome rimanendo sulla linea del cerchio, come se fossimo sull’orlo di un burrone, quindi senza poter passare né all’interno né all’esterno del cerchio stesso, ma collaborando fra di noi per non cadere.CCB 21 novembre 2018

Poi abbiamo fatto un po’ di memoria del Consiglio Comunale: i ragazzi che c’erano anche gli scorsi anni hanno ricordato i tanti progetti realizzati, fra i quali il flash mob a contro i petardi come un progetto molto apprezzato.

Quindi – alcuni anche scherzando un po’ – hanno espresso le  motivazioni che li hanno spinti a tornare e le aspettative per questo nuovo anno: Giulia ha detto che è voluta tornare per lavorare sulla arricchimento dei parchi e portare nuove idee, Alessandro per saltare le ore di scuola, Margherita per raccogliere proposte sulle scuole e nuove idee, Francesco perché gli è piaciuto e desiderava rifarlo, Nicola per portare idee da raccogliere in scatola, Darius per portare idee nuove e concretizzare qualcosa di altro, Sofia per portare idee dei compagni e aiutare la città.

 

Facciamo esplodere la fantasia! Un flashmob contro i petardi e il bullismo

IMG_2049Il tema che abbiamo scelto di affrontare quest’anno al Consiglio è stato quello dei petardi e del bullismo, argomenti che gli adulti spesso sottovalutano ma che a noi creano molti problemi. Fra l’altro i petardi, oltre a spaventare noi bambini, sono pericolosi per chi li tira, infatti ogni anno c’è qualcuno che si rovina una mano, e disturbano molto anche gli animali e i neonati.

Una volta scelto il tema, abbiamo riflettuto insieme sul linguaggio espressivo attraverso cui avremmo potuto affrontarlo. Fra le tante possibilità, abbiamo pensato di lavorare con i nostri corpi, creando un flashmob che facesse riflettere -soprattutto gli adolescenti!- sul tema dei petardi e del bullismo.

Il primo passo è stato quello di scrivere un copione, in cui abbiamo immaginato che i suoni dei petardi crescessero, un poco per volta, fino a diventare suoni di guerra, portandoci tutti fino alla morte.
Però non ci piaceva l’idea di finire così la scena, allora abbiamo immaginato una seconda parte, di resurrezione, accompagnata da una musica adatta al caso, in cui la fantasia prendesse il posto della violenza e abbiamo tradotto il concetto in uno slogan: “Facciamo esplodere la fantasia!” che abbiamo scritto in uno striscione, sul quale chiediamo agli spettatori di mettere la propria impronta digitale come impegno contro i petardi.

IMG_2037Quindi ci siamo divisi i ruoli, abbiamo provato i tempi sulla traccia audio, e dopo molte prove, grazie anche all’aiuto dei nostri insegnanti e dei facilitatori Emanuela e Michele, abbiamo messo in scena per la prima volta il nostro flashmob nella serata dell’incontro finale con il Consiglio Comunale dei “grandi”  durante la quale abbiamo presentato il lavoro fatto durante l’anno.

Un grazie speciale vogliamo darlo agli amici di FLATMIND per il montaggio della traccia audio che ha accompagnato la nostra recita!