Il percorso svolto dal Consiglio nell’anno scolastico 2010/2011

 

Il Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini quest’anno si è parecchio rinnovato. I ragazzi più grandi sono andati alle scuole superiori ed il consiglio si è riempito di volti nuovi.

I primi incontri, come di consueto, sono stati rivolti alla conoscenza, alla riflessione sul senso di partecipazione e alla condivisione di regole.

L’obiettivo, quest’anno, è stato quello di decidere uno o due argomenti da elaborare e realizzare nell’arco di due anni.

 

 

IMPARIAMO A DECIDERE INSIEME: il gioco dei naufraghi

 

Immagine decidere.gifDurante il primo incontro di quest’anno,  il nostro formatore, Michele Dotti, ci ha proposto un’attività chiamata “Il gioco dei naufraghi”. Questo gioco è servito per capire l’importanza dello stare insieme e comprendere la difficoltà di decidere e prendere una decisione in gruppo.

Dovevamo immaginare di essere su una nave che stava per affondare nei pressi di un’isola deserta; ci è stato dato un elenco di 20 oggetti e in circa mezz’ora dovevamo sceglierne dieci da portare con noi, dovevamo scegliere gli oggetti che ritenevamo più importanti per la nostra sopravvivenza. La scelta è stata fatta prima individualmente, poi a coppie, a gruppi di quattro, poi otto ed infine tutti insieme. Per arrivare alla scelta finale  ci sono stati un confronto ed una discussione perché ognuno di noi era convinto delle proprie scelte. All’inizio sembrava facile, poi col passare del tempo le cose si sono complicate! Abbiamo così capito che non è semplice prendere una decisione in gruppo.

Alla fine di questa bella attività ne abbiamo approfittato per darci delle regole da mettere in pratica in qualsiasi momento ci troviamo a lavorare insieme agli altri: rispettarsi, ascoltarsi, aiutarsi, accogliersi, riportare ai propri compagni le idee.

 

Lucilla, Elena, Mattia

 

Cosa VOGLIAMO? No, cosa POSSIAMO FARE!

 

Dopo il gioco dei naufraghi, i nostri ragazzi hanno iniziato ad esprimere liberamente i loro pensieri e i loro desideri. La domanda era: “cosa necessitano la vostra scuola e la vostra città per essere migliori?”

Le proposte, le segnalazioni e le idee emerse sono state tantissime e di vario tipo: necessità di avere maggiore materiale a scuola, spazi scolastici più ampi, costruzione di piste ciclabili, incroci pericolosi da segnalare, illuminazione pubblica da potenziare, parchi pubblici da pulire bene ecc…..

L’elenco delle cose da fare per rendere la propria città e le proprie scuole migliori poteva durare all’infinito ma fare un elenco non risolveva molto.

Cosa fare allora?

Innanzitutto bisognava chiedersi a chi queste segnalazioni e richieste andavano rivolte: tutte alla stessa persona? Al Sindaco? Al Dirigente Scolastico? Agli insegnanti? Ai genitori?

La risposta ovviamente era no, non tutte alla stessa persona. Inoltre sorgeva un’altra domanda: ogni questione era da riportare subito alla persona referente oppure era importante vedere se prima si poteva risolvere con un po’ di buona volontà da sé con i propri coetanei, con le proprie maestre, i propri genitori?

Solo le segnalazioni/richieste che non potevano essere risolte da sé, dovevano essere riportate alla persona referente, ma a questo punto era necessario tener conto di costi e tempi tecnici di realizzazione.

A questo punto i ragazzi hanno scoperto che la domanda diventava un’altra: “cosa possiamo fare noi per una scuola, per una città, per un mondo migliore?” ossia quali erano per i ragazzi i temi più cari sui quali potevano fare qualcosa direttamente, in prima persona.

Il gruppo ha effettuato la scelta sulla base di un criterio: l’argomento da trattare doveva riguardare tutti i loro coetanei e famiglie, indipendentemente dalla scuola e dal paese di provenienza. Presupposto ciò, la scelta tra le cose elencate è diventata piuttosto semplice: l’uso corretto del cellulare e la raccolta differenziata.

Riguardo il primo argomento ai ragazzi interessava diffondere la conoscenza per un uso “sano” e rispettoso del cellulare, strumento di comunicazione oramai utilizzato da tutti, anche dai più piccoli. Riguardo alla raccolta differenziata, il consiglio era interessato a promuovere l’importanza di tale abitudine e un senso di responsabilità nei coetanei.

 

I ragazzi si sono suddivisi in 2 gruppi, uno su elettromagnetismo ed uno su raccolta differenziata, per iniziare ad approfondire gli argomenti e studiare delle azioni.

Il lavoro svolto ha avuto l’obiettivo di far riflettere sul fatto ogni persona, ogni cittadino ha la sua piccola parte di responsabilità nella costruzione di una società migliore e che l’elenco delle lamentele, la delega ad altri non portano lontano. Si è cercato di far riflettere sul fatto che ci sono diversi livelli di responsabilità/potere, partendo dalle persone a noi più vicine. Si è riflettuto, infine,  sul fatto che chiedere non vuol dire ottenere, non vuol dire pretendere, ma vuol dire anche informarsi, conoscere e ragionare in quale contesto si pone la propria richiesta, e  che cosa serve per realizzarla.

Queste riflessioni non hanno voluto disincentivare i ragazzi dal segnalare quanto loro vedono e notano nelle loro scuole e nella loro città, anzi hanno cercato di promuovere uno sguardo più attento, più consapevole e più responsabile.

 

 

 


 

 

Il cellulare e l’elettromagnetismo

 

cellulare.gifIn Italia ogni 100 abitanti ci sono 110 cellulari. Oggi il cellulare è un mezzo di comunicazione (sia verbale che scritta) molto utilizzato ed è anche uno strumento molto utile perché è possibile in qualsiasi momento o situazione poter telefonare per emergenze varie.

Comunque il telefonino non andrebbe usato troppo.

Il telefonino emette onde elettromagnetiche che sono segnalate dal numero di tacche: se ci sono poche tacche il cellulare ha bisogno di trasmettere segnali più intensi, con molte tacche ha bisogno di poca potenza. Più è schermato da oggetti tanto sarà maggiore il segnale che dovrà trasmettere.

Ad un incontro del Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini, è venuto un esperto della Polab, una ditta che si occupa di elettromagnetismo, e ci ha spiegato come funzionano i cellulari .

 

Il telefonino manda onde elettromagnetiche che arrivano ad una centrale, questa le invia al cellulare che stiamo chiamando.

Il cellulare se usato troppo può provocare: mal di testa, ronzii alle orecchie e, se tenuto nella tasca della camicia o della giacca può dare problemi cardiaci.

Noi, ragazzi del Consiglio, abbiamo pensato di poter organizzare degli incontri informativi oppure distribuire dei volantini a tutte le scuole per far capire come va utilizzato il cellulare facendo conoscere i rischi se utilizzato troppo e male.

Alessandro

 

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Parola d’ordine: DIFFERENZIARE!!

 

La raccolta differenziata è un’espressione utilizzata per indicare un sistema di raccolta dei rifiuti basato sulla selezione che i cittadini operano sulle varie tipologie di rifiuti. Il concetto base è quello di fornire ad ogni cittadino gli strumenti più idonei e le conoscenze necessarie per conferire i rifiuti che egli stesso produce nel modo più corretto possibile.

Perché è importante fare la raccolta differenziata?

Perché la raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali.

I problemi ecologici e di difesa ambientale rendono sempre più difficile reperire aree per le discariche di tipo tradizionale, nelle quali immettere materiali di tutti i generi, indifferenziati, talvolta inquinanti (come medicinali, batterie, solventi) o più spesso utili come fonte di materie prime (come ad esempio alluminio, carta, plastica, vetro). Anche il conferimento in discarica tradizionale dell’umido risulta uno spreco, poiché può essere utilizzato per produrre humus. La composizione media dei rifiuti è un dato difficile da stabilire, varia con la zona, la ricchezza e la cultura del cittadino, nonché con la produzione industriale del luogo.

Scopo finale delle norme nazionali e regionali in materia di rifiuti è di ridurre quanto più possibile la quantità di residuo non riciclabile da portare in discarica o da trattare con inceneritori o termovalorizzatori, e, contemporaneamente, recuperare, mediante il riciclaggio dei rifiuti, tutte le materie prime riutilizzabili, che divengono così fonte di ricchezza e non più di inquinamento.

Nel nostro paese la raccolta differenziata dei rifiuti è un’introduzione piuttosto recente, ma in altri paesi europei, in particolar modo quelli del Nord (Austria, Germania, Danimarca ecc…) è una realtà consolidata da moltissimi anni. Tanto per fare un esempio: in tempi in cui in Italia non si parlava ancora di raccolta differenziata, nel territorio austriaco, già si differenziava anche all’interno della stessa categoria (in alcune zone dell’Austria il vetro viene raccolto suddividendolo per colore: bianco, verde e marrone!)

Entro il 2009 c’è stato l’obbligo per tutti i Comuni di raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti, e la nuova normativa prevede l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2012.

In Italia esistono molti Comuni che ottengono ottimi risultati superiori all’80% di materiale differenziato, ma i dati globali comunque ci dicono che il lavoro da fare è ancora moltissimo dal momento che in Italia la raccolta differenziata non rappresenta ancora un terzo di tutta la raccolta di rifiuti globale.

Il Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini ha deciso di promuovere la raccolta differenziata nelle scuole tra i propri coetanei e nelle proprie famiglie attraverso 2 azioni: mettere bidoni per la raccolta di carta e plastica in ogni classe e distribuire un volantino di carta riciclata sull’importanza di tale gesto.

 

Lisa

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20 novembre: Giornata Mondiale della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia

 

 

Tutti gli anni, noi bambini del Consiglio Comunale, dedichiamo un momento della nostra attività per riflettere sui diritti dei bambini.

Quest’anno, Michele Dotti ci ha proposto la visione di un breve filmato: è una ripresa video dell’intervento effettuato dal musicista Bobby Mc. Ferrin durante un incontro mondiale scientifico. L’artista ha dimostrato, mediante una semplice performance che ha coinvolto il pubblico, che malgrado le differenze linguistiche, culturali, fisiche che esistono tra gli uomini, ci sono alcuni linguaggi universali che ci accomunano (per esempio la musica).

 In occasione della Giornata Mondiale della Convenzione Internazione dei Diritti dell’Infanzia, a noi ragazzi del Consiglio è stato distribuito un volantino con protagonista la simpatica Pimpa che ci illustra in maniera semplice, chiara e veloce i principali articoli di questa convenzione. Se ti interessa, puoi trovare questo volantino al Centro Risorse di Cervia.

 

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Il nostro Consiglio aderisce al Progetto “Concittadini”

 

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Il progetto

Il Progetto “Concittadini” è un progetto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia–Romagna. E’ frutto dell’unificazione di 3 percorsi (Partecipa.net-AL, Partecipa.home e Partecipa.rete) attuati negli anni precedenti e che avevano come obiettivo  comune la partecipazione ed il dialogo fra i giovani e le istituzioni.

A ciascuna realtà locale, sia essa scolastica o rappresentativa dei giovani organizzati in forme di partecipazione strutturata, si propone di individuare una tematica di interesse che abbia una connessione con i concetti di convivenza democratica e cittadinanza attiva. Devono essere utilizzate le più moderne tecnologie (newsletter, social network, sondaggi on-line, ecc..) per dialogare con realtà locali e divulgare l’esperienza.

 La Provincia di Ravenna ha previsto la realizzazione di 4 incontri con i rappresentanti dei Consigli e delle Consulte dei bambini/ragazzi del proprio territorio.

Per il Consiglio delle Bambine e dei Bambini del Comune di Cervia hanno partecipato Benedetta, Filippo e Samantha.

Il progetto si è concluso il 12 maggio 2011 a Bologna in un incontro finale che ha coinvolto tutti i ragazzi delle Province delle nostra Regione.

 Il racconto dell’esperienza

Il 21 gennaio io e Benedetta siamo andate a Ravenna per partecipare al progetto “Concittadini”. In questo incontro ci siamo presentati e raccontato a grandi linee ciò di cui ci siamo occupati quest’anno alle consulte. Finito il “giro” di presentazioni, abbiamo scoperto, con l’aiuto di Roberto Papetti (che ci ha accompagnato nei vari incontri), che il filo conduttore di tutti i nostri progetti è il “benessere”. Ci siamo messi d’accordo sul fatto che i temi principali del benessere sono: salute, sicurezza, relazione con gli altri, famiglia, scuola e ambiente.

Il 17 febbraio si è tenuto il secondo incontro. Ci hanno diviso in gruppi; ogni gruppo doveva produrre un elenco di parole riguardo un tema specifico. Il lavoro di ogni gruppo veniva osservato da un ragazzo o una ragazza del Liceo Artistico di Ravenna.

Ogni gruppo ha esposto il proprio elenco. Finito ciò dovevamo decidere come diffondere il nostro pensiero all’esterno. Abbiamo  deciso di fare una trasmissione radio sul web e che il titolo del nostro intervento sarebbe stato “Elenco-mania del Benessere”.

Il 24 marzo c’è stato il terzo incontro in cui in collaborazione con radio-web abbiamo registrato il tutto. Eravamo tutti davvero agitati ma alla fine ci siamo riusciti!

Purtroppo il 7 aprile siamo andate per l’ultima volta a Ravenna per questo progetto. Abbiamo incontrato alcuni assessori e sindaci dei comuni della Provincia di Ravenna. Abbiamo ascoltato il risultato del nostro intervento radiofonico che Roberto Papetti ha definito “professionale”. I ragazzi del Liceo Artistico ci hanno presentato dei cartelloni che ci hanno spiegato in maniera semplice cos’è la Regione, la democrazia, l’Assemblea Legislativa, la commissione, lo Statuto e le leggi. Gli assessori e i sindaci hanno detto che il nostro è un bellissimo progetto e che farà un gran figurone in Regione. Diciamo che abbiamo “distrutto” il conflitto che c’è da sempre tra bambini e adulti.

Quindi alla fine posso dire con certezza che il progetto “Concittadini” è stato BELLISSIMO!

Samantha

 

 



 

L’esperienza del Consiglio Comunale dei Bambini si diffonde: l’incontro con i ragazzi di Rovereto

 

Campana di Rovereto.gif

Una classe del Liceo socio-psico-pedagogico di Rovereto, curiosa di conoscere l’esperienza del Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini del Comune di Cervia, ha chiesto di poter incontrare i nostri piccoli consiglieri. Questo è il resoconto dell’incontro.

 E’ mercoledì 6 aprile, siamo nel Palazzo Comunale di Cervia, nella sala del Consiglio. Una classe del Liceo socio-psico-pedagogico di Rovereto è venuta a trovarci.

Marco Zatti, l’Assessore all’Istruzione, ha tenuto un discorso di benvenuto ed ha passato la parola ad un dipendente del Comune che ci ha raccontato la storia di Cervia.

Matteo, Lisa ed Alessandro, tre nostri compagni, hanno illustrato ai ragazzi di Rovereto cosa facciamo al Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini.

Antonella, la nostra facilitatrice, ha spiegato il percorso che abbiamo compiuto per operare una scelta degli argomenti da trattare quest’anno.

I nostri compagni hanno raccontato agli ospiti che ci siamo divisi in 2 gruppi: uno che si occupa dell’elettromagnetismo e l’altro della raccolta differenziata.

Il gruppo dell’elettromagnetismo vuole promuovere un uso corretto del cellulare fra i nostri coetanei, mentre il gruppo della raccolta differenziata intende incentivare questa pratica che aiuta a difendere la natura e il nostro ambiente

In conclusione Benedetta, che ha partecipato come rappresentante del nostro consiglio agli incontri del progetto regionale “Concittadini”, ha raccontato che l’argomento principale di quest’anno è il benessere e che al progetto partecipano anche ragazzi grandi del Liceo Artistico di Ravenna.

Prima di lasciarci i ragazzi di Rovereto ci hanno donato una riproduzione della Campana dei Caduti, simbolo della loro città.

Luca

 

 

Consigli di lettura

 

 

Immagine libro ecologia.gifPapetti Roberto, Zavalloni Gianfranco

Piccoli gesti di ecologia

Editoriale Scienza, 2010

 Un libro con proposte di gioco, notizie, consigli e riflessioni per il tempo che verrà, con la certezza che sono i piccoli gesti di oggi a rendere possibile un futuro diverso e a misura d’uomo. La partecipazione, la consapevolezza, la responsabilità si sperimentano con il gioco, l’attività in comune, da fare con la classe o all’interno di un’associazione, o nei fine settimana in famiglia. Piccoli gesti quotidiani a partire dall’attenzione a noi stessi per procedere a cerchi concentrici: dalla conoscenza di sé, alla cura degli amici, della propria camera, della scuola, della casa, del cibo, del giardino, del parco giochi, del cortile, delle strade, delle piazze, del… mondo. Un percorso alla conquista della qualità della vita per sé, che diventa anche qualità di cura per il mondo: pagine con grandi illustrazioni che propongono attività, invitano a giocare o a fermarsi un attimo a riflettere. Un modo nuovo di affrontare i problemi dei diritti degli uomini e dei bambini, un quaderno di educazione civica dei cittadini del mondo di domani. Età di lettura: da 8 anni.